Il principio  è che “ciò che può fare un disabile, in genere può farlo anche un normodotato; ma non sempre è vero il contrario.

 Sempre più programmi di circo adattato sono incentrati verso l’integrazione sociale delle persone disabili, fino alla creazione di un vero e proprio progetto rivolto alla realtà della disabilità.

Siamo spesso abituati a intendere  il circo come sinonimo di grande abilità e quindi non indicato a persone con disabilità psicofisiche o mentali, invece al contrario, la prospettiva della “diversa abilità” si pone come punto di forza, poiché i meccanismi compensativi spesso donano alte potenzialità, comunemente inespresse.

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Il laboratorio intende promuovere le pari opportunità dei portatori di disabilità, mirando all'immediato riscontro dei notevoli benefici, nel quale, non solo si abbattono tutte le barriere architettoniche, ma vengono proposte un ampia gamma di attività completamente accessibili a chiunque. Lo scopo  è di utilizzare le arti circensi per far scoprire a disabili e normodotati che le “diverse abilità” individuali rendono “ugualmente disabili” e tutti “potenzialmente abili”. 

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I laboratori includono, giochi e improvvisazioni, manipolazione di oggetti con cerchi, palline, clave e molto altro, creazione di percorsi psicomotori  basati sulla coordinazione e lateralizzazione dei movimenti, stimolo del sistema muscolare, sviluppo della sensorialità per lo sviluppo spontaneo, la respirazione e il rilassamento.

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